Essendo una pasticciona curiosa… ho voluto provare il pane etiope tipicamente spugnoso che trovate descritto qui Injera, e proprio nella sua versione – diciamo così – originale, con la farina di Teff (visto che ne ho ancora un pochino pochino, mi sono tolta la curiosità). Comunque l’Injera si può fare con altre farine anche senza glutine, al link di cui sopra trovate le indicazioni.
Questo che vedete è il risultato finale del mio “esperimento”, ed esattamente “sarebbero” dei Teclal rotoli di pane Injera farciti con una sorta di Hummus di lenticchie e ceci lessati ed insaporito con il berberè composto da svariate spezie tra cui zenzero, coriandolo, semi di cardamomo, noce moscata, chiodi di garofano, cannella, pepe nero e peperoncino piccante.

Anzitutto tre giorni prima ho mescolato 200 g di farina di Teff con 250 g di acqua, coperto con un telo e messo a fermentare. In pratica quando sono andata a riprenderlo era diventato “l’inizio” di un lievito madre. Pieno di bolle, con un sentore di pane misto a un odore leggermente acidulo.
A questo punto ci ho aggiunto altri 125 g di acqua frizzante e un cucchiaino di sale, ed ho cotto questo pane sul testo, 1 mestolo alla volta, a fiamma alta (infatti si è annerito più di come dovrebbe essere ed è venuto meno umido rispetto alla norma), si cuoce solo da un lato, pertanto quando lo vedete pieno di buchi e tutto asciutto, è pronto.
subito dopo ho preparato il ripieno, per il quale sono andata sulla falsariga dell’hummus di soli ceci, aggiungendo poi le spezie del berberè:

 

 

 

 

  • 200 g di ceci lessati
  • 200 g di lenticchie lessate
  • 3 cucchiai di Tahini
  • 1 aglio
  • 60 ml di acqua
  • 3 cucchiai di limone
  • e le spezie: io ho cercato di riunire più o meno quelle del berberè (c’era peperoncino, pepe nero, cumino, zenzero, semi di cardamomo.

Ho frullato tutto al mixer fino ad avere un composto liscio e spalmabile. Quando l’Injera era ben freddo (va mangiato freddo) l’ho farcito e arrotolato.

Vi descrivo le mie impressioni: questo pane consumato da solo è effettivamente acidulo (ma deve essere così) e può risultare non a tutti gradito, ma… si trasforma completamente se si accompagna nel modo giusto. Vi assicuro che in sembianze di Teclal era delizioso. E di solito si accompagna con lo Zighinì un piatto di carne speziato.
Comunque mio marito appena l’ha addentato mi ha detto: “questo è proprio lui, il pane Injera” visto che lo aveva già assaggiato qualche anno fa presso un ristorante di cucina etiope.

Injera & Teclal
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19 Commenti in “Injera & Teclal

  • 14 luglio 2011 at 5:36
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    Buongiorno Gaia! 🙂 Lo ritiri dagli Stati Uniti in uno dei loro siti dedicati alla vendita del gluten free… oppure fai un simil Injera con la farina di miglio, o di mais… le ricette non originali usano farine diverse 😉

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  • 14 luglio 2011 at 6:42
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    Sì Tina 🙂 sono Olga. Grazie cara!

    Grazie lerocher! 🙂

    Rispondi
  • 14 luglio 2011 at 7:41
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    Felix sei grande!!! questo pane non lo conosco ma dalla foto mi sembra buono 🙂

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  • 14 luglio 2011 at 7:54
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    Ottimo, adoro le ricette etniche, mi mancano tanto! Grazie 🙂
    A settembre vado negli States, a questo punto faccio scorta di teff, se lo trovo!

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  • 14 luglio 2011 at 8:08
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    Che intriganti questi rotoli… non so se proverei a fare l'injera, anche perché non saprei dove trovare la farina di Teff, però l'hummus fatto così mi fa gola. La miscela di spezie per il berberè la fai tu quindi… per le proporzioni vai a occhio? e quindi poi polverizzi tutto insieme?
    Lo zighinì è buonissimo, me lo fece assaggiare tanti anni fa una mia allora amica che era cresciuta in Etiopia, mi piacque tantissimo!!!

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  • 14 luglio 2011 at 8:10
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    Ho due domande: dove lo hai messo a fermentare? A temperatura ambiente, suppongo?

    Seconda, se non ho il testo con cosa posso cucinarle? Padella in ceramica?

    Grazie mille! 🙂

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  • 14 luglio 2011 at 9:41
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    ma come si fa ad avere una tale vasta conoscenza dei pani del mondo e in più essere celiaca?! da oscar alla panificazione :)) brava Felixita! quest'anno vacanze si vero? :)) baciuzzi ringraziosi :XX

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  • 14 luglio 2011 at 12:08
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    che ricetta interessante! nn ho mai provato questo pane ma sembra una preparazione molto sfiziosa! brava!

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  • 14 luglio 2011 at 18:44
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    questa è una novità assoluta per me! l'abbinamento con questo ripieno speziato suona davvero appetitoso..

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  • 14 luglio 2011 at 20:19
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    troppo curioso! ho un'amica etiope ma non mi ha mai parlato di cucina, dovrò mettre sotto torchio la mamma 😀

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  • 15 luglio 2011 at 9:20
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    Ricetta interessantissima, ho comperato della "semola" di miglio, chissà se funzionerebbe abbinata a qualche altra farina. Ciao Felix, buon fine settimana 🙂

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  • 15 luglio 2011 at 20:41
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    Grazie 🙂

    Concy@ sì le ho mescolate io, ad occhio per la verità ed ho polverizzato con l'omogeneizzatore del Ken

    Raffi@ sì a temperatura ambiente (il mio armadio funziona alla grande). Va bene una padella in ceramica l'importante è che non sia troppo leggera, altrimenti brucia subito

    Soniuz@ è al contrario proprio perché sono celiaca mi sono incaponita a voler conoscere tutti i pani del mondo soprattutto quando sono naturalmente senza glutine come questo 😉 grazie ciccia :X

    Gio@ tartassala subito e vieni a riferirci però 😉

    Un bacio a Libera, Marzia, Passiflora, Ros e Mariabianca: grazie ragazze 🙂

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  • 16 luglio 2011 at 1:56
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    Mai sentito nominare prima questa farina e anche questo pane!!!! complimenti per l'originalita' della ricetta…molto invitante e interessante!!!!!

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  • 27 giugno 2013 at 9:29
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    Ciao Olga! Sono venuta a rivedermi questa ricetta del pane injera perché ho trovato la farina di teff sul sito di Tibiona, e te l'ho voluto dire, caso mai non ne fossi informata 😉
    Baci!

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