Dicono che domani nevicherà anche qui a Roma, e che ovunque arriverà il Burian (gelido vento siberiano) e allora prepariamoci a scaldarci con un piatto unico molto gustoso.
La ricetta dovrebbe essere tipica abruzzese, dico “dovrebbe” perché le altre versioni che girano (molto poche per la verità) sono un tantino diverse, non ci sono le patate ad esempio… comunque questa che leggerete l’avevo trovata sull’enciclopedia di Repubblica… ed io (questa volta) ho dimezzato le dosi (quasi) di tutto, ma ve la riporto a dose intera così come l’avevo realizzata la prima volta 🙂

 

Pastuccia Teramana
Ricetta da me inserita su Cucinainsimpatia l’11 marzo 2007

  • 350 g di farina di mais (come da prontuario AIC)
  • 300 g di patate a pasta bianca
  • 1 litro di latte
  • 60 g di pecorino romano grattugiato
  • 3 uova
  • 150 g di salsiccia fresca (per i celiaci: trovatene un tipo che sia sicuro, io ho usato quella coop garantita senza glutine)
  • 100 g di scamorza dolce
  • 4 cucchiai di olio
  • sale e pepe

Lessate le patate con la buccia per 30 m. e poi passatele allo schiacciapatate. Amalgamate la farina di mais al passato di patate e, mescolando, versate a filo il latte e 2,5 dl di acqua bollenti. A questo punto a me il composto risultava quasi liquido… ed allora l’ho fatto addensare solo un pochino sul fuoco sempre mescolando, lasciatelo intiepidire ed incorporate le uova; unite il pecorino romano e amalgamate il tutto. Togliete la pelle alla salsiccia, sbriciolatela, fatela rosolare in un tegame, poi sgocciolatela ed eliminate il grasso formatosi. private la scamorza della scorza e tagliatela a fettine. Spennellate d’olio una teglia e distribuitevi uno strato di composto di patate; adagiatevi sopra la scamorza e la salsiccia, ricoprite con il composto rimasto e spennellatelo con l’olio.

Passate la pastuccia per 40 m. nel forno già caldo a 180° e quando intiepidisce servitela tagliata a fette.

Questa è quella a dose intera fatta nel 2007 😉
Una buona giornata e riguardatevi dal freddo…

Pastuccia Teramana
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8 Commenti in “Pastuccia Teramana

  • 2 febbraio 2012 at 7:08
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    caspita questa si che ci scalda bene bene…..corpo ed anima ♥

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  • 2 febbraio 2012 at 7:31
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    Questa piacerebbe a tutti noi, ma devo eliminare per forza alcuni ingredienti! Certo a colazione è piuttosto energetica, ma visto il freddo mi sa che va benone :-DDD

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  • 2 febbraio 2012 at 7:37
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    Un piatto gustoso e che riscalda! Buonissimo, ci vuole proprio… qui ci sono i pinguini… 🙂

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  • 2 febbraio 2012 at 9:33
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    questo piatto è veramente appetitoso, e adatto alla stagione.
    mia suocera viene dal teramano, le chiederò subito lumi su questa pietanza chiaramente di origine contadina, di quelle che piacciono a me!

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  • 3 febbraio 2012 at 9:41
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    Da brava Abruzzese (e per di più originaria della provincia di Teramo) non posso che approvare, magari sostituendo, per puro campanilismo, il pecorino romano con quello di Farindola (unico in cui si usa caglio di maiale) o con il Canestrato di Casteldel Monte.
    Nella sua versione originaria, la pastuccia prevede anche l'uvetta o addirittura i fichi secchi essendo la cucina teramana ricca di piatti che uniscono il dolce al salato (forse un residuo della dominazione francese, chissà…). GNAM!! ;))

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  • 3 febbraio 2012 at 20:36
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    ma sai che non la conoscevo? ma che piacere leggerla, bella saporita con la salsiccia è ottima!

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