Questo pane era stato realizzato per la rivista on line OpenKitchen.

Si tratta di un pane adattissimo ad essere farcito, che si mantiene ben morbido per via dello yogurt presente nell’impasto.
Delizioso appena fatto, regge molto bene il congelamento. Quando serve, è sufficiente lasciarlo scongelare a temperatura ambiente e poi passarlo per qualche minuto su una piastra rovente o una padella antiaderente, farcirlo e via per l’ufficio, un pic nic o quanto altro.

©Pane Pide Turco Senza Glutine©

Per dieci pani
Tempo di preparazione: 2 ore circa + 20 minuti di cottura

  • 500 g di mix di farine dietoterapeutiche per pane di Felix
  • 340 g di acqua tiepida
  • 130 g di yogurt bianco
  • 2 cucchiaini rasi di sale
  • 1 cucchiaino di miele
  • 7 g di lievito di birra secco
  • 2 cucchiai di olio
  • 1 uovo per spennellare
  • semini vari a piacere: semi di sesamo, semi di nigella, semi di lino, fiocchi di miglio

Fate rinvenire il lievito secco: in una piccola ciotola mescolate il lievito con il miele e un po’ d’acqua e lasciate riposare per 15 minuti.
Nel frattempo mettete nella ciotola dell’impastatrice il mix di farine, il sale, l’olio di oliva, lo yogurt e l’acqua calda.
Iniziate a far lavorare la macchina e unite piano piano il lievito rinvenuto, con l’impastatrice in funzione. Lasciate lavorare per 5 minuti a velocità sostenuta.
Ponete a lievitare l’impasto in un luogo tiepido, al riparo da correnti d’aria per un’ora e trenta minuti.

Quando l’impasto è raddoppiato di volume, impastatelo per qualche minuto su una superficie ben infarinata con farina senza glutine (Mix it DS)
Dividete la pasta in dieci parti tutte dello stesso peso, formate tante palline e lasciatele riposare per 10 minuti circa.

Intanto accendete il forno a 200° e fatelo scaldare con dentro la leccarda.

Riprendete le palline e appiattitele con il palmo della mano a circa 10 – 15 cm di diametro e fatele riposare coperte con sopra un telo pulito di cotone per 15 – 20 minuti circa.

Spennellate la superficie del pane con un uovo sbattuto e cospargete con  i semini che avete scelto.
Adagiate i pani sulla leccarda rovente e fate cuocere per 20 minuti finché non si presentano leggermente gonfi e ben dorati in superficie.

Un abbraccio!

Olga

Pane Pide Turco
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24 Commenti in “Pane Pide Turco

  • 22 gennaio 2014 at 15:01
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    ha un aspetto meraviglioso, con tutti quei semini di sesamo!
    e poi mi piace così piatto, perfetto da farcire no?

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  • 22 gennaio 2014 at 15:49
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    Lo provo sicuramente! Non ho ancora trovato (dopo quasi un anno dalla diagnosi) un pane che mi soddisfi pienamente

    Rispondi
  • 22 gennaio 2014 at 18:48
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    In questi giorni devo giusto preparare il pane per la mia nipotina, e mi sa che questa volta provo questo qui, che mi ispira molto. Grazie per la ricetta!

    Rispondi
  • 23 gennaio 2014 at 8:14
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    Volevo farlo stamattina ma in casa non ho lo yogurt. Posso sostituirlo con la panna da cucina? Se è si, in che quantità? Grazie

    Rispondi
  • 23 gennaio 2014 at 10:32
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    Porta la quantità a 100 g ed aggiungi un pochino di acqua in più: la panna è più grassa e lega maggiormente l'impasto

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  • 23 gennaio 2014 at 10:50
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    Ciao posso cuocerlo anche sulla refrattaria? Nel caso cambia temperat forno e tempi? Grazie!!!!!

    Rispondi
  • 23 gennaio 2014 at 11:13
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    Grazie Felix, ero troppo impaziente di provarlo e L'ho fatto prima ancora di leggere il tuo commento, fortunatamente ho fatto esattamente come hai detto tu o meglio ho fatto un terzo della dose di yogurt richiesta di panna e la rimanente quantità di latte. È andata benissimo. Gusto ottimo. E chi lo molla più!

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  • 23 gennaio 2014 at 12:49
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    @celiaca felice: sono proprio contenta! Grazie 🙂

    @Ilary: usa tranquillamente la refrattaria e non modificare niente 🙂

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  • 23 gennaio 2014 at 13:53
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    Scusami ne approfitto x un'altra domanda…generica…ossia:una volta che pane e'cotto conviene lasciarlo in forno spento ma caldo e con sportello aperto o meglio fuori a raffreddare su graticola? Grazie infinite della vs pazienza e delprezioso aiuto! Ciao

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  • 23 gennaio 2014 at 13:56
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    se è una pagnotta sì, la lasci ancora 10 – 15 minuti con sportello semi aperto e forno spento; se sono panini o pezzature piccole no: sforni e lasci raffreddare sulla griglia

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  • 23 gennaio 2014 at 14:32
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    Come faremo mai a ringraziarvi abbastanza per tutto il vs prezioso aiuto???????

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  • 27 gennaio 2014 at 19:58
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    …sono una neofita della cucina senza glutine ( per necessità) e qui ho veramente trovato il mio paradiso , dopo vari tentativi andati a male ho finalmente fatto un pane come dio comanda ( quello con miele di castagno ) ….. sono felicissima !!!! con la ricetta di questo pane ,posso usare anche lievito di birra fresco? e se sì, in che quantità ?…. infinitamente grazie !!!!

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  • 27 gennaio 2014 at 21:36
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    Si Dany 🙂 16 g circa di lievito di birra fresco!

    Grazie a te!

    Rispondi
  • 28 gennaio 2014 at 8:19
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    Buondì ragazze e complimenti perchè ci date tantissime idee e suggerimenti!
    Ieri sera ho fatto queste pagnottine ma mi sono gonfiate tantissimo durante la cottura e quindi non hanno assolutamente la forma schiacciata delle vostre… in cosa sbaglio? Per il resto il sapore è buonissimo e sono morbide e profumate… di 10 che ne avevo fatte a cena mio marino se ne era già mangiate 4 (puntualizzo che lui non è celiaco!). Grazie ancora

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  • 1 febbraio 2014 at 10:37
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    Scusate (sono nuovo nel mondo gluten-free) ma negli ingredienti è riportato il miele e invece nel procedimento si parla di zucchero, credo cambi poco, ma vorrei sapere l'igrediente esatto;per il resto…siete sempre un passo avanti per le ricette senza glutine, complimenti!

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  • 5 febbraio 2014 at 9:47
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    Ciao, mi chiamo Elisa e ho partecipato al corso di cucina tenuto da Olga e Lidia a Milano a fine dicembre 2013. Grazie perché mi si è aperto un mondo nuovo sulla panificazione. Ogni volta che cucino il pane con le vostre ricette, sono molto molto vicina alla commozione per quanto viene "simile" al pane glutinoso!!! Ieri ho provato il pane "pide" turco con lievito di birra. Meraviglia…

    Rispondi
  • 10 febbraio 2014 at 14:35
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    Ciao Lucy 🙂 nessuno sbaglio , probabilmente le dovevi solo schiacciare di più

    @Elisa: grazie a te 🙂

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  • 24 febbraio 2014 at 12:36
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    Ciao Felix,

    prima di tutto devo ringraziarti di cuore per condividere con il mondo il risultato delle tue fatiche. Quando abbiamo avuto la diagnosi di mio figlio, qualche mese fa, ho capito subito che il pane sarebbe stata la prova più ardua, e mi sono già preparata a mesi di tentativi e lacrime. D'altro canto il pane confezionato sa troppo di cartone per rassegnarsi a mangiarlo per il resto della vita. Per fortuna, ho trovato il tuo blog e tutto questo mi è stato risparmiato e per questo ti voglio ringraziare. Ho già preparato 4 diversi tipi di pane con le tue ricette e tutte sono state dei successi enormi anche tra i glutinosi. Il pane pide turco per ora è il favorito di mio figlio.
    Ti volevo chiedere però anche due cose: 1) su tanti siti e blog si vedono delle ricette con molto meno acqua e video dove la gente lavora un impasto come quelli con il glutine. Come è possibile secondo te? 2) in molti siti tedeschi lavorano con i semi di psillio macinati, io li ho provati con il pane pide turco e l'impasto risulta più facilmente lavorabile. Tu hai qualche esperienza al riguardo.
    Un abbraccio

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  • 24 febbraio 2014 at 13:09
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    Ciao Britta :), intanto grazie a te!

    Veniamo alla questione lavorazione pane. Noi abbiamo iniziato a lavorare queste farine ormai tanti anni fa (Manu da più di 20 anni) io da 10 anni e quando abbiamo cominciato non c'era neppure l'idea o l'ombra di regole per una seria e soddisfacente panificazione senza glutine: tutto quello che vedi è il frutto di anni di lavoro quotidiano, e non nego che le abbiamo provate tutte sia nel merito (qualità e tipi di farine) che nel metodo. E' ovvio che come tutti all'inizio abbiamo lavorato queste farine con molta meno acqua e con panetto lavorabile, quindi è assolutamente possibile, il problema è il risultato finale, perché con questo tipo di cucina ci vuole onesta' nel dichiarare l'esito del risultato per sapore, leggerezza e consistenza. Le nostre farine hanno bisogno di una più alta idratazione per la lievitazione: altrimenti il pane resta pesante e indurisce dopo poco; per la consistenza: mollica ammassata; per il sapore: le sostanze sostitutive del glutine (guar, psillio, fibre vegetali varie, cellulose, etc…) sono tutte idrosolubili, cioè hanno bisogno dell'acqua per attivarsi, se non si attivano lasciano il pane pesante e con un cattivo sapore. Non è un caso (se guardi le ricette consigliate dalle ditte sui pacchi di farina) che l'idratazione sia sempre all'80% circa ed il panetto viene sempre appiccicoso, perché così deve essere. L'impasto e come hai già provato con questa ricetta, lo puoi comunque lavorare dopo la prima lievitazione, perché prende consistenza, non ha senso invece lavorarlo a secco prima, perché si pregiudica il risultato finale. Per quanto riguarda i semi di psillio, sono fibre vegetali, assolutamente innocue, che a contatto con l'acqua si gonfiano formando un gel che ovviamente aumenta la viscosità dell'impasto e quindi la lavorabilità, usali pure se ti trovi meglio 🙂 Io di solito non li aggiungo alle farine dietoterapeutiche, perché li contengono già sotto la dizione generica di "fibre vegetali", e sono utilissimi invece quando si vuole dare consistenza e legare le farine naturalmente senza glutine (farina di riso, di grano saraceno, etc…)

    Un abbraccio a te e a tuo figlio 🙂

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  • 5 aprile 2014 at 20:30
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    Ciao Olga! ! Ho appena sfornato questi pani e l'aspetto sembra bello! Però ho fatto molta fatica a formare le palline perché l'impasto era molto appiccicoso. È normale così? ??
    Grazie
    Rossella

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  • 5 maggio 2014 at 12:16
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    sì, sarà dipeso dall'umidità esterna, meglio appiccicoso che duro, solo così rende al meglio 🙂

    Rispondi

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