Prova della Fioreglut Caputo nel pacco da 1 kg (io qualche anno fa avevo provato l’allora introvabile Fioreglut nel secchio da 5 kg e che ha una formulazione diversa negli ingredienti rispetto al pacco da 1 kg, potete leggere tutto QUI)

Ingredienti: amido di frumento deglutinato, destrosio, amido di mais, farina di grano saraceno, amido di riso, fibre vegetali, addensante: guar, aromi.
Può contenere tracce di latte e sesamo.
Ha il bollino verde del Ministero ed è un prodotto erogabile

Io l’ho preparata alla Romana (i romani lo sanno che intendo): una pizza tonda sottilissima, fragrante, leggera, con i bordi vuoti e scrocchiarelli.
Anzi, vi dirò che questa farina si presta benissimo per una pizza di spessore sottile sottile, se un po’ più alta tradisce una certa gommosità (ed io i prodotti da forno gommosi li patisco parecchio).
Dà il suo massimo se cotta alle alte temperature di un forno a legna (e per la verità la vera pizza alla romana solo dentro un forno a legna andrebbe cotta), io ho cotto la pizza nel fornetto Ferrari per pizza che comprai ormai quasi 9 anni fa e che funziona benissimo: le pizze davvero vengono ottime.
Considerate che cuoce a 300° e più, per cui la pizza cuoce velocemente (5 minuti) e non biscotta.

pizza caputo

Dosi per 4 pizze circa:

  • 500 g di Fioreglut Caputo pacco da 1 kg
  • 400 g di acqua tiepida
  • 2 g di lievito di birra secco o 5 g di lievito di birra fresco
  • 10 g di olio meglio se di semi di mais o girasole (la rende più leggera e scrocchiarella dell’olio d’oliva, ma fate comunque come preferite)
  • 10 g di sale

per il condimento:
1 cespo di cavolo nero stufato con olio, aglio e peperoncino
formaggio a pasta filata

a piacere (facoltativo):
salame a fette sottili*

Procedimento:
Versate l’acqua tiepida nella ciotola dell’impastatrice e scioglieteci il lievito, aspettate 5 minuti, poi unite la farina ed iniziate ad impastare.
Appena si amalgama unite l’olio, fateglielo assorbire e infine il sale.
Continuare a lavorare fino a che non avrete un impasto liscio ed amalgamato (Foto 1)
Passatelo dentro una ciotola di vetro unta d’olio (foto 2) e mettetelo in frigorifero.
Dopo circa 12 ore tirate l’impasto fuori dal frigo (foto 3) e sulla spianatoia infarinata tagliatelo in tanti pezzi di circa 200 g di ciascuno (ve ne verranno 4 più uno  piccolino).
Lasciate lievitare queste palle sulla spianatoia dalla mattina fino a sera nella foto 5 vedete come si presentano al momento di fare le pizze.
Intanto però dovete preparare il cavolo nero: lo lavate molto molto bene, foglia per foglia mi raccomando! Scegliete le foglie più tenere e le tagliate a striscioline finissime (foto 4).
Lo fate stufare a fiamma bassa con l’olio, l’aglio, il peperoncino e un pochino di acqua calda, in circa 20 minuti è pronto. Lo tenete da parte per condire le pizze.

collage pizza

 

Adesso prepariamo le pizze e se volete anche delle basi da congelare 🙂
Accendete il fornetto per pizza (oppure riscaldate a temperatura massima la refrattaria in forno)
Stendete ogni pallina RIGOROSAMENTE a mano (no mattarello) sulla spianatoia infarinata con farina di riso, fino allo spessore che vedete nella foto 6.
Passate la pizza sulla pala ben infarinata fatela scivolare sulla pietra refrattaria del fornetto Ferrari o del forno.

Ora: se volete solo delle basi pronte da congelare cuocete non più di 2 – 3 minuti fino ad ottenere una base come la vedete alla foto 7.
Fatele raffreddare e poi congelatele.
Quando volete usarle non è necessario scongelarle prima: prendete la base surgelata la condite e la posate sulla refrattaria in forno o dentro lo stesso Ferrari, l’importante è che siano caldissimi. Aspettate che il formaggio si sciolga e che il bordo si bruciacchi un pochino ed è pronta 🙂

Se invece volete subito la pizza alla romana sottile sottile: cuocete la pizza senza alcun condimento per circa 4 – 5 minuti (la dovete vedere un pochino colorata sui bordi) poi tirate fuori e condite: il salame (se volete) il cavolo nero ed il formaggio. Infornate di nuovo e cuocete fino a scioglimento del formaggio.

La pizza viene leggera leggera, sottilissima: (foto 8 e 9), rimane bianchetta anche ungendo l’impasto, io ho sentito un pelo di retrogusto (anche l’odore al mio naso non è del tutto neutro), ma è anche vero che le pizze le ho fatte senza pomodoro.

Una cosa è certa il cavolo nero sulla pizza ci sta benissimo!!! E se non siete vegetariani o vegani potete portarlo a cottura con una salsiccia fresca sbriciolata e condire le pizze con cavolo nero e salsiccia.

Un abbraccio!

Olga

*I prodotti contrassegnati, per essere idonei al consumo dai celiaci, devono essere certificati senza glutine con la presenza in etichetta del simbolo della spiga sbarrata o del claim “senza glutine” o essere inseriti nel prontuario dell’Associazione Italiana Celiachia. 

Pizza Sottile alla Romana con Cavolo Nero (Fioreglut Caputo)
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20 Commenti in “Pizza Sottile alla Romana con Cavolo Nero (Fioreglut Caputo)

  • 24 novembre 2015 at 11:06
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    .. a volte mi chiedo cosa riusciresti a fare con le preparazione con glutine!!!
    Questa farina evidentemente è favolosa, e la tua pizza.. pure!!
    🙂

    Rispondi
  • 9 gennaio 2016 at 15:48
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    ciao, grazie per la ricetta l’ho provata ed è venuta buonissima, io l’ho fatta in versione margherita, l’ho fatta cuocere per 2 min nel fornetto ferrari senza alcun condimento e poi ho messo pomodoro e mozzarella ed ho completato la cottura, finalmente una pizza sottile e croccante e soprattutto con le “bolle”, grazie mille 🙂

    Rispondi
  • 26 gennaio 2017 at 14:17
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    Ciao!una cortesia….ho trovato questa farina pacco da 1kg….posso usarla anche per la pizza felix(che faccio sempre nella variante farmo-glutafin)sostituendola alla farmo?o faccio un disastro?grazie

    Rispondi
    • Felix
      28 gennaio 2017 at 0:09
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      Puoi farlo ma rischi che ti resti più croccante

      Rispondi
  • 5 febbraio 2017 at 16:53
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    Grazie per la risposta!e’ che non ho impastatrice e volevo usarla con la macchina del pane come per la felix….mi sembra di capire quindi che questa farina va usata da sola…io ho il pacco da 1 kg e volevo farci la pizza…

    Rispondi
    • Felix
      5 febbraio 2017 at 17:29
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      Puoi fare questo impasto anche con la macchina del pane 🙂 e se vuoi mischiarla con un po’ di Farmo o Glutafin puoi anche farlo. Sentiti libera di scegliere, provala anche da sola magari ti piace e così ti rendi conto.
      Un abbraccio
      Olga

      Rispondi
  • 26 maggio 2018 at 19:57
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    Ciao Olga 🙂
    volendo utilizzare il li.co.li in questa ricetta, faccio la solita conversione e quindi ne sono sufficienti 50g ? Utilizzando il li.co.li posso procedere ugualmente con la lievitazione in frigo oppure faccio tutto a temperatura ambiente?
    Grazie!!!
    Un grande abbraccio 🙂
    Emilia

    Rispondi
    • Felix
      26 maggio 2018 at 23:34
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      Si fai la conversione solita e potresti fare la lievitazione in frigo visto che adesso c’è già caldo 🙂

      Rispondi
  • 31 agosto 2019 at 13:57
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    Ciao,
    Se volessi fare solo due pizze al piatto posso dimezzare le dosi?

    Rispondi
    • Felix
      8 settembre 2019 at 9:35
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      Sì si dimezza tranquillamente

      Rispondi
  • 22 dicembre 2019 at 10:08
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    Ciao! Per la cottura in teglia della pizza con questa farina mi consigli sempre di usare la leccarda rovesciata? La metto nella parte più bassa del forno? Perché ho provato facendo così e la pizza sotto era troppo dura e non croccante… Mi piace il gusto di questa farina ma non so se ho sbagliato qualcosa nella cottura…. Grazie!

    Rispondi
    • Felix
      7 gennaio 2020 at 16:00
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      Sì hai ragione Marta, è la farina che tende a farti ottenere quel risultato. Deve cuocere per poco tempo a temperatura altissima, per questo è una farina poco indicata per realizzare la pizza in teglia, è più adatta per pizze tonde sottili (da pizzeria per intenderci) che devono cuocere per minor tempo.
      Prova quindi a non usare la leccarda rovesciata, ad ungere la teglia e poi spolverarla di farina di riso (così isoli di più il fondo della teglia dall’impasto), partire all’inizio nella parte più bassa e poi a metà cottura la posizioni a metà.
      Fammi sapere
      Buon anno e grazie a te! 🙂

      Rispondi
      • 17 gennaio 2020 at 7:44
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        Sei sempre gentilissima! Al più presto proverò… Grazie e buon anno!

        Rispondi
  • 13 maggio 2020 at 13:02
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    Buongiorno… Io non ho la refrattaria ma una teglia antiaderente lavica col manico removibile che può andare in forno ..posso usare questa o è meglio seguire il procedimento di ungere la teglia?

    Rispondi
    • Felix
      13 maggio 2020 at 14:08
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      Ciao Luisa, se va in forno ed è adatta a sostenere le alte temperature puoi usarla senza ungerla

      Rispondi
      • 13 maggio 2020 at 16:03
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        La pagina che c’è su facebook: “un cuore di farina senza glutine” è la sua?
        Ho già fatto varie sue ricette….una favola!!!

        Rispondi
        • Felix
          13 maggio 2020 at 16:10
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          Sì sì è la mia! Grazie Maria Luisa, La ringrazio di cuore 😊

          Rispondi
  • 13 maggio 2020 at 16:39
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    Un ultima info… La pietra a che li ello del forno va messa?

    Rispondi
    • Felix
      13 maggio 2020 at 17:38
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      penultimo in basso, il più vicino possibile al fondo del forno

      Rispondi

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