Son gli Arancini di Messina e quindi son maschietti (da noi si chiama Arancino) e di forma rigorosamente a punta.
Per farli così bellini ho utilizzato l’Arancinotto, (quello slim da 160g piramidale) uno strumento che avevo comprato un secolo fa (credo), quando lo si poteva comprare solo on line sul loro sito… non l’avevo mai usato.

La spinta me l’ha data mia madre, le era venuta voglia di pasticciare, e pur di tenerla attiva e distratta (soprattutto adesso che è rimasta sola), ho  voluto viziarla. Così ho riesumato la scatola di questo attrezzo che ancora stava nel cellophane.

Resta fermo che gli arancini si possono fare a mano benissimo, solo che diventa più difficile farli a punta, ed inserire il ripieno: QUI trovate la mia ricetta più vecchia.

Un ruolo fondamentale per la riuscita lo svolge la qualità del riso scelto, per me il migliore per questa preparazione resta il riso Roma, perché il chicco rilascia la quantità giusta di amido che aiuta poi a formare bene l’arancino, ma nello stesso tempo non diventa “pappa” scotta appiccicosa.

 

Arancini Messinesi

@Arancini Messinesi@

con l’arancinotto e queste dosi se ne realizzano 12 circa

  • 500 g di riso Roma 
  • acqua il doppio della quantità del riso
  • due bustine di zafferano
  • 30 g di burro
  • 1 cucchiaino di sale

Per fare il ragù

  • 200 g di carne tritata mista (più saporito se unite della carne di maiale)
  • una tazza abbondante di salsa di pomodoro
  • 200 g di piselli (adesso è ancora stagione e si trovano freschi)
  • carota, sedano, cipolla
  • olio extra vergine di oliva (1 cucchiaio)

Per il ripieno

  • provola e prosciutto cotto* o (meglio sarebbe) mortadella* a dadini

Per la panatura

il bicchiere menzionato è quello normale di plastica

  • Farina di riso* 1 bicchiere e mezzo
  • 2 bicchieri di acqua 
  • 1 uovo
  • pangrattato senza glutine
  • olio di arachidi per friggere (ne serve tanto, anche più di un litro, perché l’arancino deve essere completamente immerso)

Preparazione
Cominciare dal ragù. Preparare un trito di carota, sedano e cipolla, farlo soffriggere in un cucchiaio d’olio.
Di solito un cucchiaio di olio basta: la carne (soprattutto se di maiale) rosolando rilascia il suo di grasso.
Aggiungere la carne, farla rosolare, salare e pepare.
Aggiungere i piselli, mescolare e unire la salsa di pomodoro ed una tazza d’acqua.
Chiudere con il coperchio e far cuocere per almeno tre ore a fuoco basso: il ragù deve essere strettissimo!

Nel frattempo preparate il riso.
Dentro una pentola versate il riso, tutta l’acqua, lo zafferano, il burro e il sale. Chiudete con il coperchio, mettete la fiamma al minimo e fate cuocere per assorbimento. Appena è cotto lo stendete dentro una teglia così raffredda più rapidamente: comunque il riso per essere lavorato bene deve essere tiepido.

Io con l’arancinotto ho fatto in un attimo a dire il vero, su YouTube trovate tantissimi video che ve ne illustrano l’uso.
Nella prima foto potete vedere gli arancini appena usciti dall’attrezzino e nella seconda quelli già panati e pronti per il riposo in frigo prima della frittura.

Per riempirli il giusto ci vanno due cucchiaini abbondanti di ragù, tre dadini di provola e due di mortadella o prosciutto.

Arancini messinesi 1

 

Per la panatura mescolate insieme la farina di riso, l’acqua e l’uovo, in modo da avere una pastella molto lenta, nella quale immergerete gli arancini e poi li passerete nel pangrattato.

Quando li avete panati tutti passateli in frigo per almeno mezz’ora prima di friggerli. In realtà ci possono stare anche di più in fresco, per cui potete prepararli quando vi fa comodo (anche un giorno prima) e poi friggerli nel momento in cui vi servono.
La frittura deve avvenire in olio profondo alla temperatura di 180° – 190°

E questo l’interno, in una foto rubata durante un momento conviviale ☺️

arancini messinesi

Un abbraccio! 🤗

Olga

* gli ingredienti contrassegnati, per essere di sicuro consumo da parte di un celiaco,  devono riportare in etichetta il claim “senza glutine” e/o la spiga sbarrata.

Arancini alla Messinese
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2 Commenti in “Arancini alla Messinese

  • 19 febbraio 2021 at 11:51
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    non esiste panati con la farina e con l’uovo, manca qualche ingrediente che non posso svelare non è la vera ricetta .

    Rispondi
    • Felix
      19 febbraio 2021 at 22:41
      Permalink

      E se nessuno la svela, a casa non si può conoscere 🙂 Così comunque viene una ottima panatura. Li devo mangiare a casa e non venderli. Il segreto resta per chi li vende 😉

      Rispondi

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