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La frisella è un pane biscottato dalla classica forma di ciambella tipico del sud Italia, prima di consumarlo viene passato sotto l’acqua per ammorbidirlo e condito con la formula classica del pomodoro, sale, olio (rigorosamente extravergine di oliva), origano e basilico.

Tuttavia le possibilità di condimento sono infinite ed ognuno sceglierà quella che preferisce in base al proprio gusto o a quello che ha a disposizione in dispensa 🙂
Confesso che non le avevo mai realizzate, nella mia regione di origine (Sardegna) non vi è la cultura della frisella, ma con l’arrivo del caldo apprezzo il fatto di poter portare a tavola un pranzo veloce, sfizioso e appagante senza accendere i fuochi in cucina (che, dato il periodo, è già infuocata di suo 😛 ).

Si tratta di una ricetta semplice a cui però bisogna dedicare del tempo, tra impasto, lievitazione, cottura e tostatura passa mezza giornata, ecco perchè  consiglio di impastare una dose importante di farina in modo da ottenere un buon numero totale di friselle, tra l’altro si conservano in dispensa per diverso tempo senza nessun problema.

Con 1 kg di farina si ottengono 18 panini da 100 g circa per un totale di 36 friselle, come farina ho usato il mix multiuso ribattezzato Mix O 2.0 🙂 che trovate cliccando qui 

Ingredienti

  • 440 g Mix B
  • 440 g Farmo Fibrepan
  • 120 g Farina di Avena
  • 800 g acqua
  • 3 g ldb secco
  • 5 cucchiai olio evo (sono circa 50 g)
  • 4 cucchiaini rasi di sale (circa 20 g)

Procedimento

Nella ciotola dell’impastatrice versiamo la farina e aggiungiamo il lievito.

Dopo aver azionato il gancio aggiungiamo a filo l’acqua, quando l’impasto è ben amalgamato uniamo l’olio e per ultimo il sale, continuiamo ad impastare per 5 minuti circa.

Ora facciamo lievitare l’impasto dentro una ciotola con il coperchio, per comodità e poter controllare la lievitazione anche da lontano ho usato il trucco della pallina di impasto nel bicchiere ossia  il metodo della spia di lievitazione: prendete una pallina di impasto che sarà morbida, rotolatela dentro un velo di farina e immergetela dentro mezzo bicchiere d’acqua (foto 1), quando la pallina arriverà a galla l’impasto è lievitato (foto 2) 🙂 Ovviamente pallina e impasto devono stare nello stesso luogo alla stessa temperatura.

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A lievitazione avvenuta su un tappetino leggermente infarinato, (io ho usato la farina di riso integrale), rilavoriamo bene l’impasto, da questo ricaveremo 18 palline da 100 gr circa ciascuna.

A questo punto formiamo delle ciambelle, realizzando dei salsicciotti e unendoli alle estremità, Vi raccomando di allargare molto bene le ciambelle, lasciando un bel buco altrimenti durante la lievitazione e la cottura  questo scomparirà

Faremo lievitare le ciambelle coperte con la pellicola per la seconda volta (foto 3).

Quando le ciambelle saranno cresciute (foto 4) togliamo la pellicola e inforniamo (se volete potete spennellarli con emulsione di olio e acqua per farli colorire, io ho preferito non mettere niente e lasciarli con  colore naturale), in forno ben caldo, a 180 ° in modalità statico per 25 minuti, non spaventatevi se i panini non vi sembrano  cotti è tutto normale.

Quando i panini saranno tiepidi li tagliamo a metà e li mettiamo sulla griglia del forno per l’asciugatura e tostatura. Inforniamo a 150° modalità ventilato per circa 60 minuti: resistete alla tentazione di abbreviare i tempi aumentando la temperatura, così facendo la frisella brucerà esternamente e all’interno non si asciugherà rimanendo poi molle.

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Ultimata la cottura di tutte le friselle, (con questa dose in un forno con dimensioni standard faremo due infornate), le facciamo raffreddare e una volta fredde possiamo conservarle dentro i sacchetti di plastica per alimenti e consumarle a piacere 😛

La frisella della foto non è stata passata sotto l’acqua ma fatta ammollare direttamente con il sughetto rilasciato dal condimento, bastano pochi minuti e a mio parere il gusto ci guadagna. Quel bel basilico che vedete viene dalla mia pianta, quest’anno, forse complice il lockdown, il pollice da giallo che avevo è diventato verde 😀

Un abbraccio, Daniela

Friselle Senza Glutine

2 Commenti in “Friselle Senza Glutine

  • 1 agosto 2021 at 14:53
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    Ciao non capisco cosa. Vuol dire la sigla del lievito.. Io vorrei usare il cremon tartaro

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    • Daniela
      3 agosto 2021 at 15:54
      Permalink

      Ciao, ldb è la sigla per il “lievito di birra” . Il cremor tartaro viene utilizzato nelle preparazioni dei dolci dove la lievitazione avviene solo durante la cottura, in questo caso parliamo di un lievitato che ha bisogno del riposo per attivare il lievito e quindi abbiamo una prima crescita dell’impasto a crudo. Come mai vuoi usare il cremor tartaro? Hai problemi di intolleranza? Se mi fai sapere possiamo vedere di trovare una soluzione 🙂

      Rispondi

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