Preparati (a casa mia) dalla mia bellissima amica Laura: brasiliana, andata a vivere in Portogallo (mi ha già preparato delle fantastiche ricette con il baccalà, che ho dimenticato di fotografare, ma rimedierò) e adesso stabilitasi a Roma per amore 🙂
Mi racconta Laura che in Brasile la manioca si mangia in tutti i modi così come noi consumiamo le patate, l’uso che se ne fa è praticamente identico: purè, minestre, gnocchi, fritta, etc…
Come la patata, la manioca è un tubero, ha una forma affusolata e cilindrica ed è ricoperta da una scorza di colore rosso bruno.
La polpa è biancastra e carnosa ed è fibrosa, molto più della patata.
E’ una pianta di origini brasiliane, coltivata anche in diverse regioni tropicali.
(fonte: Enciclopedia della Cucina Italiana)
La ricetta è quella di Laura e che si tramanda nella sua famiglia.
E’ senza uova, visto che la manioca regge meglio della patata, perché più collosa. Gli gnocchi risultano più saporiti e leggermente più dolci di quelli di patate, a me sono piaciuti tantissimo.
©Gnocchi di Manioca©
Con 1 chilo di manioca sbucciata si realizzano gnocchi per un esercito, per cui decidete Voi quanto farne, sapendo che la proporzione classica manioca/farina è la stessa che per le patate: 1 kg di manioca/250 – 300 g di farina.
- 1 kg di manioca
- 300 g di farina senza glutine (io qui ho usato il mix it Schär che regge abbastanza bene visto che non ci sono uova nell’impasto. Laura comunque li aveva fatti anche con la farina di avena)
- 2 cucchiai abbondanti di burro salato morbidissimo
per il sugo di pomodoro
(per 4 persone)
- 400 g di polpa di pomodoro finissima
- 1 spicchio d’aglio
- 1 peperoncino piccolo piccolo
- 2 cucchiai di olio
- 1 ciuffo di prezzemolo
- sale (se lo usate)
Procedimento
Anzitutto dovete cuocere la manioca. Togliete la scorza esterna (si toglie abbastanza facilmente), dividete la polpa in pezzi di grandezza media. Potete lessarla semplicemente in acqua bollente salata o cuocerla in pentola a pressione anche per quasi un’ora di tempo.
Considerate che è più coriacea e fibrosa della patata, per cui la cottura è più lunga.
State attenti a non lasciarla troppo soda, altrimenti diventa dura da schiacciare.
Intanto che cuoce la manioca preparate il sugo. In padella: olio, peperoncino, aglio schiacciato con lo schiaccia aglio, ciuffo di prezzemolo tritato finissimo. Fate andare a fuoco moderato, appena sentite un bello sfrigolio, ma guai a fare bruciare l’aglio, unite il pomodoro, mescolate bene (salate se volete) e fate cuocere coperto a fiamma bassa per circa 15 minuti.
In foto vedete un pezzo di manioca cotta e poi schiacciata con lo schiaccia patate classico.
Adesso trasferite la manioca schiacciata su di una spianatoia (ideale il tappetino di silicone perché non appiccica nulla), allargatela con le mani e aggiungete due bei cucchiai di burro salato morbido.
Iniziate ad amalgamare ed aggiungete farina mano mano (quindi non tutti i 300 g insieme) fino a quando non avrete un panetto che quasi non appiccica più alle mani.
In foto le manine di Laura 🙂
Procedete come per gli gnocchi classici: fate dei rotolini e poi tagliate tanti pezzetti (la grandezza è a vostra scelta).
Adagiate gli gnocchi su di un vassoio leggermente infarinato.
Cottura:
Ponete l’acqua sul fuoco, e preparatevi accanto una ciotola piena di acqua fredda con ghiaccio.
Appena l’acqua bolle buttate gli gnocchi (pochi per volta), non appena arrivano a galla fateli bollire ancora 1 minuto circa, poi scolateli con un mestolo forato e trasferiteli nella ciotola con acqua e ghiaccio. Fateli stare 30 secondi e poi passateli nella padella con il sugo.
Così facendo lo gnocco resta bello integro, si blocca la cottura e lo potete usare anche per condimenti freddi estivi (tipo pomodorini freschi, olive, formaggio, gamberetti, etc…)
Se ve ne avanzano crudi si congelano perfettamente come si fa con gli gnocchi di patate: li stendete su un vassoio e lo infilate in freezer. Appena sono duri li trasferite dentro un sacchetto per congelare. Quando li vorrete usare NON scongelateli prima, ma buttateli ancora congelati in acqua bollente.
La cena brasiliana non sarebbe stata completa senza la Picanha, un taglio di carne tipico della cucina brasiliana (è la carne base del churrasco). Ve la faccio vedere in foto perché il taglio è proprio quello: triangolare e con lo strato di grasso su un lato alto almeno 1 cm. Da cuocere rigorosamente al barbecue 🙂
Qui a Roma Laura la compra al mercato dell’Esquilino 🙂
Un abbraccio a Voi ed un bacio a Laura!
Olga
Complimenti sono da provare sicuramente 😉
Grazie Luisella 🙂
Dalla descrizione, la manioca sembra parente stretta della batata a buccia rossa. Qualche relazione?
È facile da trovare la manioca? Io non credo d’averla mai vista, ma io cerco solo sui banchi bio, quindi forse è più difficile… comunque mi hai fatto venir voglia di provare 😉
Concy io l’ho vista anche nei banchi ortofrutta del supermercato (almeno qui a Roma). Laura l’aveva comprata sempre a Roma al mercato dell’esquilino. Credo si trovi facilmente nei negozi etnici.
La Manioca chiamata anche yucca, l’ho mangiata è buonissima